BY: Paola Danieli
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Si è vittime di stalking quando qualcuno agisce nei nostri confronti in maniera molesta attraverso telefonate, minacce, lettere, controlli, regali, scritte.
A volte gli atti persecutori non sono così frequenti o gravi da configuarsi come stalking, ma risultano comunque fuori luogo, fastidiosi e indesiderati.
Lo stalker o colui che tenta di stabilire o ristabilire una relazione può essere una persona sconosciuta, un ex o una ex, un conoscente che tenta di allacciare un contatto, oppure di vendicarsi di qualche torto subito.
Come difendersi, dunque, dallo stalker o da una persona che ci molesta e ci sottopone a continue sollecitazioni per proporsi alla nostra attenzione e per recarci deliberatamente disturbo?
Le condotte più gravi possono essere segnalate alla Polizia perché possono configurarsi nel reato di stalking, previsto e punito dall’ art. 612 bis del Codice Penale.
Le vittime si possono anche rivolgere al Centro Antiviolenza della propria città, oppure ad associazioni di volontariato che sono attive anche a livello locale, come ad esempio Telefono Rosa.
Esistono però delle condotte specifiche legate alla possibilità soggettiva di disincentivare lo stalker, oppure colui o colei che agisce in maniera molesta.
Quando un comportamento viene regolarmente rinforzato, cioè premiato, si avrà la tendenza a riproporre quel comportamento (rinforzo semplice); quando un certo comportamento viene premiato una volta ogni tanto (rinforzo intermittente), l’apprendimento sarà ancora maggiore e tale comportamento verrà conservato più a lungo.
In altre parole, se una vittima risponde al suo stalker e alle sue provocazioni, lo stalker continuerà a chiamarla/o, ma ciò accadrà anche se la vittima dovesse rispondere anche solo una volta ogni tanto.
Il rinforzo intermittente (rispondere una volta ogni tanto) ha un potere di gran lunga superiore a quello del rinforzo continuo: mantiene il comportamento nel tempo.
Quindi: non rispondere MAI ai comportamenti molesti perché la vostra risposta rinforzerebbe i comportamenti dello stalker o dell’amante respinto, che manterrà il suo comportamento nel tempo.
Questo è molto importante perché le vittime di molestie e stalking si sentono in una posizione di totale passività; l’assenza di una loro risposta o reazione le renderebbe nuovamente potenti e attive e contribuirebbe a migliorare la situazione.