FOCUS DONNA
«Una delle caratteristiche principali della donna è che essa è in grado di fare qualsiasi cosa per amore di un essere umano»
(Jung C.G. 1927, p. 35).
Sono una psicoterapeuta donna, che lavora quotidianamente con pazienti donne, che incarnano la complessità del tempo in cui vivono. Le riflessioni che seguono riguardano sia l’oggetto del mio lavoro, le “donne pazienti”, ma anche l’impegno costante intorno alla costruzione della mia identità, personale e professionale, che ha profondamente a che fare con il mio essere femminile.
Nel corso della mia vita ho incontrato molte donne, in circostanze diverse, colleghe, pazienti, amiche, compagne di lavoro e di lotta politica e ho sempre considerato un privilegio avere la fiducia di persona che mi hanno svelato il loro essere più profondo, mettendomi nelle condizioni di capire meglio la loro psicologia e, attraverso di loro, quella degli altri, compresa la mia.
Come analista donna godo ogni giorno della straordinaria occasione di sentir palpitare e scalpitare la psiche del femminile, attraverso i sintomi e le storie che le donne portano, che si spiegano tra l’antico, l’arcaico e l’immutabile e il nuovo, che le spinge in continuazione al cambiamento e alla trasformazione.
Il presente delle donne si declina tra potenti forze interne archetipiche, capaci di condizionare azioni e sensazioni, stereotipi culturali riguardanti il genere femminile, ancora lontani dall’essere archiviati o dimenticati e l’irruenza del presente, con le sue spinte collettive culturali verso un cambiamento continuo.
Gustav Klimt nel 1905 dipinse un quadro “Le tre età della donna”, che raffigura come la vita di una donna si svolga nella ciclicità del divenire tra infanzia, maturità e senilità.
L’interesse di quest’opera nasce dalla possibilità di poterla legare alle fasi del ciclo evolutivo delle donne, trasformate nel corso della loro vita, da vere e proprie fasi che, con il loro arrivo e superamento, determinano fondamentali cambiamenti psico-fisici.
Anche se la trasformazione delle fasi di vita è presente sia nel genere maschile che in quello femminile, quest’ultimo realizza la sua vitalità nella ciclicità, che simbolicamente si contrappone alla stasi e all’uniformità.
Ogni fase di vita della donna è caratterizzata da specifiche risorse, difficoltà e ostacoli, che troppo spesso sono gestiti in solitudine, senza nessuna possibilità di supporto o di confronto da parte della famiglia o del contesto di riferimento, a causa di una costante e imperitura pressione sociale che tende a svalutare le qualità e i problemi del femminile.
Tuttora, in tutto il mondo, le donne devono combattere dure battaglie per essere quello che desiderano essere. Sono considerate vulnerabili dal punto di vista sessuale e questo non è normale e non contribuisce al nostro benessere psicofisico!
Le donne sono scarsamente consapevoli delle numerose e significative risorse personali che hanno a disposizione, che possono usare per affrontare i momenti difficili che mettono alla prova la loro salute fisica e psicologica.
RAGAZZE: ADOLESCENZA E SVILUPPO SESSUALE
Quando le ragazze si distaccano dalla loro fase infantile, si ridefiniscono nelle relazioni e nell’autonomia ed è una vera e propria rivoluzione.
Anche se il loro corpo in quest’epoca è già fecondo, l’età della procreazione deve ancora arrivare, perché generalmente la maturità sessuale si compie prima di quella sociale e culturale. Questa distanza tra età cronologica e psicologica le disorienta: non sono piccole, ma neppure grandi.
Iniziano ad affacciarsi a temi legati all’affettività e alla sessualità, ma anche a tutta una serie di aspettative di genere, nettamente più spiccate rispetto alle epoche precedenti di vita.
La nostra società si aspetta che le “brave ragazze” vivano, mangino, si comportino, si vestano, parlino, ballino, si relazionino, in un certo modo e non è facile trovare il coraggio di uscire dal coro ed esprimere la proprie identità, perché si rischia l’emarginazione.
E’ il momento delle prime esperienze sessuali e affettive, di scelte imposte dal “così fan tutte”, di delusioni nelle relazioni d’amore e di amicizia. E’ l’epoca delle prime assunzioni di rischi, che possono cambiare la vita, sia in positivo che in negativo: gravidanze precoci, assunzioni di sostanze, bullismo, cyber bullismo, disturbi alimentari, le trasgressioni, i limiti da superare. Può essere, al contrario, anche un’ epoca di ritiro sociale: fuori da casa le sfide sono troppo impegnative, perciò meglio starsene al sicuro a casa propria.
E’ l’età di esordio di alcuni disturbi di natura psicologica, come Disturbi dell’Umore, i Disturbi d’Ansia, i Disturbi di Personalità, i Disturbi dell’Alimentazione, l’Abuso di sostanze.
L’ETA’ ADULTA DELLE DONNE
E’ comune associare la maturità sessuale di una donna con la maternità, il matrimonio o una vita affettiva stabile. Effettivamente con questi temI, qualunque donna deve misurarsi, anche solo per contrastare le aspettative. In altre parole, sia che una donna scelga di essere madre o moglie, sia che non lo faccia, quelli della maternità e del matrimonio sono argomenti che attraverseranno tutta la sua fase adulta perché le aspettative, sia proprie che degli altri, in questi ambiti sono tali da doverci fare i conti per forza.
La maturità di una donna può portare con sé una serie di compiti e responsabilità decisamente amplificati rispetto alle epoche precedenti, legati a scelte affettive e sessuali, a scelte consapevoli di maternità o ad incidenti e guai riguardanti questi ambiti.
Le emozioni, il disorientamento e l’insicurezza possono essere invadenti e determinare stati d’animo forti e difficilmente gestibili.
E’ un momento della vita in cui si può essere esposte a problemi nelle relazioni affettive, ma anche ad eventi traumatici legati alla maternità o alla mancata maternità, come il parto, l’aborto, la perdita o la malattia di un figlio.
Le donne, poi sono esposte a condizioni di maltrattamento fisico, psicologico, economico e sessuale che può assumere forme di Revenge porno, dipendenza affettiva, violenza domestica, separazioni complicate e dolorose.
LA MATURITÀ E LA MENOPAUSA
L’età della ragione potrebbe anche essere quella della tranquillità, ma non sempre è così.
La fine della vita riproduttiva, il cambiamento organico e la senilità della donna corrispondono ad un bilancio dei progetti realizzati, ma anche di quelli incompiuti.
Può essere una fase di lutto per la perdita della fecondità, con una serie di ripercussioni sul corpo e sulla psiche, a volte veramente pesanti.
Corrisponde generalmente con la fine dell’età lavorativa, il pensionamento, ma anche dell’uscita degli eventuali figli da casa e quest’ultimo evento è seguito dalla necessità di rifondare, con il proprio compagno, una relazione di coppia che sia slegata dalla genitorialità.
Date le sfide a cui si è chiamate a rispondere, quella della maturità e della menopausa potrebbe essere un’epoca in cui possono insorgere depressione, ansia, problemi di autostima e di difficile accettazione del tempo che avanza e dell’approssimarsi della senilità.
Possono comparire o ricomparire disturbi di ordine psicologico, come Disturbi dell’Umore, i Disturbi d’Ansia, i Disturbi di Personalità, i Disturbi dell’Alimentazione.
Come può aiutare la psicoterapia
La psicoterapia nel corso della vita di una donna può aiutare a comprendere le cause che generano il proprio disagio, lavorando sul proprio femminile, sugli assiomi culturali e sociali che l’hanno fondato e condizionato, ma anche sulle sfide che, in ogni età della vita, si possono liberamente cogliere, per continuare a scegliere e osare nel costruire personalmente la propria identità.